Si è chiusa con numeri importanti la 52ª edizione del trade show internazionale dell’eyewear: più di 1.200 espositori e circa 40mila presenze (+11% rispetto allo scorso anno). Un incremento distribuito equamente fra italiani e stranieri, arrivati da 160 paesi del mondo, dall’Asia agli Stati Uniti passando da tutta Europa.
«Prima dell’apertura del salone – commenta Giovanni Vitaloni, presidente Mido – auspicavamo un incremento dei visitatori rispetto allo scorso anno. Grazie al lavoro di tutti e alla fiducia che il settore ci accorda ogni anno, abbiamo raggiunto l’ambizioso obiettivo prefissato. Tra gli stand degli espositori abbiamo rilevato buone performance delle vendite e un estremo interesse da parte dei buyer, presenti anche grazie alla collaborazione con Agenzia Ice, per il Made in Italy quale sinonimo di qualità, eccellenza e trasparenza. La presenza di tutta la filiera ha garantito dinamicità e diversità di domanda e offerta, confermando Mido l’unico salone del settore con questa caratteristica».
Tante occasioni di business, ma non solo. Mido ha puntato anche su aspetti come cultura, contaminazione, confronto sul futuro del settore, interazione tra soluzioni pratiche e prospettive, attraverso diverse attività nei tre giorni, come i convegni organizzati nell’area Otticlub, in cui si è dibattuto di bellezza, design e passione con ospiti d’eccezione come Diego Dalla Palma, Ico Migliore ed Ernst Knam, intervistati da Francesco Morace per il ciclo di incontri MIDday Talks. Quest’iniziativa di incontro non si ferma ai tre giorni di trade show, ma proseguirà per tutto il 2024.
Sostenibilità e inclusione sono stati altri due temi al centro di Mido, con la presentazione del programma Cse: Certified Sustainable Eyewear, certificazione volontaria internazionale di sostenibilità di prodotto ideato, registrato e promosso da Anfao in collaborazione con Certottica, e con il convegno dedicato al linguaggio inclusivo di “Empowering Optical Women Leadership Program”, in cui sono stati presentati i risultati a un anno dall’avvio del programma a sostegno della leadership femminile nell’industria dell’occhialeria. L’incontro è stato realizzato da Anfao con il patrocino della Fondazione Marisa Bellisario e il sostegno dell’Ente bilaterale occhialeria. «Sostenibilità e inclusione – ha commentato la presidente di Anfao, Lorraine Berton – sono due temi molto cari ad Anfao e quest’anno lo abbiamo sottolineato con la presentazione di due importanti progetti che rendono concreto e visibile lo sforzo che l’associazione mette in atto quotidianamente nel settore dell’eyewear per migliorarlo e renderlo ancora più competitivo».
In ambito di incontri, inoltre, domenica pomeriggio si è svolta la tavola rotonda “La presbiopia e la prescrizione delle lenti multifocali: il percorso ideale del paziente dallo studio medico al centro ottico e viceversa”, promossa dal Gruppo Lenti Anfao, Federottica e Fabiano Gruppo Editoriale, durante la quale è stato proposto un importante accordo congiunto in materia. «È stato presentato infatti per la prima volta – si legge in una nota di Mido – un programma di sviluppo che prevede che l’oculista possa dare indicazioni all’ottico tramite un nuovo documento di prescrizione, frutto della maggior informazione che potrà avere l’area medica sulle soluzioni disponibili, e che l’ottico a sua volta, sempre con il consenso del paziente, nel caso di situazioni specifiche che necessitano dell’intervento medico, possa inviare all’oculista che potrà quindi esaminare le condizioni con rilevanti informazioni di base».