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Congresso unitario: formazione di qualità con esperti internazionali

di Redazione
16 Aprile 2024
15:52
Relatori di livello nei due giorni di aggiornamento in optometria e ottica, domenica 19 e lunedì 20 maggio: Laura Batres, Bruce JW Evans, David P. Piñero e Sotiris Plainis.

“Visione & Digitale: un approccio completo per l’ottica e l’optometria moderna” è il filo conduttore del primo Congresso unitario del settore, organizzato da Adoo, Aioc, Aloeo e Federottica, con il supporto di Cert.O, che animerà l’Unahotels Expo Fiera Milano di Pero (Mi) nelle giornate di domenica 19 e lunedì 20 maggio. Un importante evento formativo che vede la partecipazione di relatori di qualità coinvolti nelle quattro aree tematiche del programma: oftalmica, contattologia, optometria e visual training. Di seguito proponiamo gli abstract dei relatori internazionali presenti al Congresso unitario.

Laura Batres (PhD, Contracted Professor in the Faculty of Optics and Optometry of Universidad Complutense de Madrid)

What does 21th century contactology have to offer? Challenges and more challenges
Negli ultimi decenni la contattologia ha assistito ad una rivoluzione dovuta ai progressi tecnologici. Sono stati sviluppati nuovi materiali per lenti a contatto, che offrono maggiore comfort, permeabilità e durata, migliorando significativamente l’esperienza di chi le indossa. Inoltre, l’applicazione dell’intelligenza artificiale nella progettazione e nell’applicazione delle lenti a contatto ha consentito una personalizzazione più precisa ed efficiente, considerando le esigenze individuali di ciascun paziente.
La personalizzazione nel campo delle lenti sclerali e per ortocheratologia non solo migliora la qualità visiva ma può anche contribuire alla salute oculare a lungo termine riducendo l’incidenza delle complicanze associate all’uso delle lenti a contatto.
Le lenti a contatto terapeutiche sono diventate uno strumento prezioso per la gestione di patologie come il cheratocono, l’occhio secco e la cheratite. Inoltre, si stanno esplorando nuove applicazioni mediche per le lenti a contatto, tra cui la somministrazione di farmaci e il monitoraggio dei parametri fisiologici oculari.
Tuttavia, nonostante la disponibilità di tecnologie e materiali avanzati, molti pazienti non seguono le raccomandazioni per la manutenzione e la gestione delle lenti a contatto, aumentando il rischio di complicanze oculari. L’educazione e la consapevolezza sull’importanza di una buona igiene oculare e il rispetto delle istruzioni degli operatori sanitari sono aspetti cruciali per affrontare questa sfida.
In conclusione, la contattologia nel 21° secolo offre un’ampia gamma di opportunità per migliorare la salute visiva e la qualità della vita delle persone, ma deve anche affrontare sfide significative che devono essere affrontate in modo completo e collaborativo. Innovazione, istruzione e responsabilità sono fondamentali per avanzare in questo campo e garantire un futuro promettente alla contattologia.

Bruce JW Evans (BSc PhD FCOptom FAAO FEAOO, Visiting Professor at City, University of London)

Non strabismic binocular vision anomalies. Rapid approach and management
Almeno il 5% dei pazienti che consultano l’optometrista presenta anomalie della visione binoculare, più comunemente anomalie non strabismiche. Verrà descritta la diagnosi delle anomalie della visione binoculare non strabismiche, con l’obiettivo specifico di identificare quelle condizioni che possono essere gestite dall’optometrista, quelle che richiedono un invio ad altro professionista e quelle che non richiedono trattamento. Le condizioni riassunte includeranno eteroforia scompensata, insufficienza di convergenza e anomalie accomodative. Verranno descritte strategie di gestione basate sull’evidenza e appropriate per la pratica optometrica. Alcune di queste condizioni sono gestibili con un trattamento da parte dell’optometrista, mentre altre richiedono un invio. La presentazione esaminerà la diagnosi e la gestione di queste condizioni.

David P. Piñero (PhD, Associate Editor of J Optom, BMC Ophthalmol, and J Ophthalmol, Researcher Department of Optics, Pharmacology and Anatomy, University of Alicante, Spain)

New technology application in everyday optical clinical practice
Sono molti i progressi introdotti negli ultimi anni nel campo dell’ottica e dell’optometria, tra cui tecnologie di esame più avanzate, sistemi che consentono di ottimizzare al massimo il processo di refrazione, sistemi basati sull’intelligenza artificiale per aiutare nei processi decisionali, sistemi applicativi avanzati per ottimizzare e ottenere un maggiore controllo nel campo del visual training o della riabilitazione e persino l’applicazione della realtà virtuale in diversi ambiti. Tutto ciò consente e consentirà in futuro di ottimizzare la pratica professionale, minimizzando le possibilità di errore.
Non possiamo ignorare una realtà che già esiste e che sarà la nostra realtà futura, correndo il rischio di rimanere indietro, dovremmo invece cercare di adattare queste nuove tecnologie alla nostra pratica quotidiana.
Adatteremo le nuove tecnologie per ottimizzare i protocolli di lavoro e le tempistiche di esame, avremo nuovi software e attrezzature per i trattamenti visivi che miglioreranno la compliance e i tempi di recupero, avremo l’intelligenza artificiale come aiuto nel processo decisionale per screening più precisi e useremo l’online come metodo di controllo e monitoraggio a supporto della visita optometrica, soprattutto nei soggetti a mobilità ridotta. Ciò non deve però essere una scusa per eliminare la clinica face-to-face o per aumentare “ipoteticamente” il reddito (nel breve ma non nel medio-lungo termine).
Integriamo passo passo le nuove tecnologie nella pratica, senza stravolgerla. Usiamo la tecnologia per crescere, facendo sì che non sostituisca e banalizzi la realtà ma in modo tale che ci aiuti a crescere e ad offrire un servizio migliore.

Sotiris Plainis (MSc, PhD, FBCLA, Principal Research Fellow Laboratory of Optics and Vision School of Medicine, University of Crete, Visiting Research Fellow Aston University, UK)

Reading performance revisited – Methods and future perspectives using eye movement analysis
L’efficienza nella lettura riveste un’importanza fondamentale nella società moderna e costituisce un robusto predittore del successo accademico, dei risultati professionali e della qualità della vita correlata alla vista. Pertanto, non sorprende che la difficoltà di lettura sia il disturbo più comune tra le persone con problemi di vista.
L’acutezza di lettura viene attualmente valutata utilizzando una serie di singole frasi di dimensioni stampa decrescenti. La standardizzazione di queste tabelle di lettura di dimensione stampa fissa ha facilitato anche la ricerca sulla velocità di lettura in diverse lingue. Nonostante il valore ecologico, l’efficienza di lettura del testo, come misura clinica, mostra una significativa variazione interindividuale dovuta all’influenza di diversi processi non visivi, inclusa la capacità generale di elaborazione del linguaggio, la memoria di lavoro e persino alcuni tratti psicologici. Nel tentativo di moderare l’impatto dei processi non visivi, ai pazienti viene chiesto di leggere testi “ad alta voce” e “il più velocemente possibile”. Questo metodo, tuttavia, non riesce a simulare la lettura silenziosa naturale (il leggere a mente), preferita dagli adulti in quanto essenziale per le varie attività di lettura quotidiane.
È stato da tempo stabilito che la lettura si basa su un’efficiente coordinazione visuo-motoria nell’esecuzione della sequenza di movimenti oculari per un’elaborazione efficace. Le fissazioni, durante le quali gli occhi rimangono relativamente stabili, e piccole ma veloci saccadi necessarie per riportare la fovea sulle successive porzioni di testo. Verrà mostrato come si può valutare con precisione la velocità di lettura a mente calcolando i dati dei movimenti oculari raccolti da un eye-tracker video ad alta risoluzione mentre i pazienti leggono passaggi standardizzati in modalità naturale e silenziosa.

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