Molto più di un brillante professionista, Sergio Momini era rispettato e stimato per la sua pacata signorilità e la grande competenza. La sua gentilezza e la sua capacità di ascolto lo hanno reso un punto di riferimento per colleghi e amici, un esempio di professionalità ed empatia che lo ha fatto apprezzare nel mondo della contattologia italiana tutto.
Dopo la lunga esperienza in Bausch&Lomb ha portato il suo grande contributo in Safilens, dove ha ricoperto il ruolo di professional services manager, per gli ultimi undici anni della sua carriera. Sergio era in pensione da poco più di un anno.
«Non conosco nessuno nel nostro settore – dice Daniele Bazzocchi, general manager Safilens – che potesse nutrire meno di una stima illimitata per Sergio. Competenza, eloquenza, una profonda conoscenza dei prodotti e dell’industria uniti ad una dedizione e disponibilità senza pari sono termini quasi riduttivi per descrivere il grande contributo, soprattutto umano, che ha portato nel settore. Sono fortunato ad aver percorso un pezzo di strada professionale insieme a lui e serberò cari i ricordi delle tante trasferte internazionali che abbiamo condiviso. Insieme a tutti i colleghi di Safilens siamo vicini alla famiglia».
«Sono addolorato per la scomparsa di Sergio – ricorda Stefano Bertani, segretario generale Federottica – grande professionista ma soprattutto persona piacevole, contraddistinta dalla sua rara cordialità d’altri tempi. Ricordo con piacere le chiacchierate durante i congressi dell’AdOO dove non mancava mai, con la sua delicatezza, di condividere pensieri e consigli, comprendendo difficoltà e ruoli. Sensibilità sempre molto apprezzata. A nome di Federottica, dell’AdOO e del nostro staff un doveroso “grazie”».