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A Cuneo donati occhiali da vista ai bisognosi grazie a “Sguardi rivolti al Sociale”

di M. Lan.
15 Aprile 2024
10:49
È un progetto sviluppato dall’Istituto superiore di Ottica “Grandis” di Cuneo, che ha permesso di consegnare 18 occhiali da vista, grazie al coinvolgimento di Federottica Cuneo, Società San Vincenzo de Paoli e Caritas.

Si è svolta nel pomeriggio di lunedì 8 aprile, presso l’Istituto Grandis di Cuneo, la cerimonia di fine progetto relativa all’iniziativa “Sguardi rivolti al Sociale”. La tematica della solidarietà, rivolta a chi non ha modo di procurarsi una correzione per il proprio difetto visivo, ha coinvolto Società San Vincenzo de Paoli, Caritas, Federottica Cuneo e gli studenti dell’Istituto Grandis (3° e anno indirizzo Ottico) in un lavoro di squadra, che ha permesso di fornire, in modo gratuito, 18 paia di occhiali correttivi ad altrettante persone bisognose.

Alla presenza della dirigente dell’Istituto Grandis, Milva Rinaudo, dei professori di indirizzo, degli studenti e dei rappresentanti di S. Vincenzo, Caritas e Federottica Cuneo, sono stati consegnati gli occhiali correttivi alle persone presenti, progettati e realizzati dai ragazzi frequentanti l’indirizzo ottico dell’Istituto Grandis,sempre sotto la supervisione degli insegnanti tecnico pratici, utilizzando lenti fornite da ottici optometristi di Federottica Cuneo.

«Il progetto coordinato dal professor Stefano Bellino dell’Istituto Grandis – dice a Ottica Italiana Bruno Maestrelli, presidente di Federottica Cuneo– aveva l’obiettivo da un lato di dare la possibilità a quelle persone in difficoltà di procurarsi una correzione per il proprio difetto visivo e dall’altro era finalizzato a permettere agli studenti di far pratica effettuando controlli visivi e confezionando occhiali da vista su persone esterne all’ambito scolastico, sotto la supervisione di docenti ottici. Ma non solo: questa esperienza ha permesso di valorizzare le competenze acquisite dai ragazzi nel corso degli studi, dando significato al lavoro svolto durante la didattica e di sensibilizzarli alla tematica di solidarietà sociale».

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