La 15a edizione del Convegno multidisciplinare di Bari, organizzato dalla Federottica Bari Bat, si è tenuta domenica 23 febbraio 2025 nella tradizionale cornice dell’Hotel Parco dei Principi. Il simposio barese, incentrato sul tema “Prevenzione e approcci integrati in optometria e oftalmologia”, ha visto interventi di qualità e la partecipazione di professionisti di primo piano, moderati dall’ottico optometrista e formatore Roberto Pregliasco.
«È stato veramente un bel congresso – commenta a Ottica Italiana Michele Schirone, vicepresidente nazionale Federottica Sud e Isole –, che ha dato ottimi esiti sia per la parte scientifica, sia per quella politica-istituzionale. Per quanto riguarda i contenuti c’è stata molta attenzione al tema della prevenzione e dell’intelligenza artificiale applicata alla professione, e su come l’IA può aiutare i professionisti della visione. L’approccio multidisciplinare è stato valorizzato attraverso presentazioni puntuali, con richiami pratici a quella che è l’IA oggi e quella che sarà il futuro, con le sue applicazioni nel campo della visione».
Fin dalla prima edizione, quindici anni fa, il Convegno di Bari ha visto la collaborazione tra mondo ottico optometrico e oculistico, fortemente voluta dall’impulso del presidente territoriale e vicepresidente Federottica nazionale Michele Schirone e dal già primario di Oculistica dell’Università di Bari Carlo Sborgia. Nel corso degli anni questa sinergia è proseguita e si è ampliata con altre realtà, come la Clinica Oculistica di Foggia, diretta da Cristina Iaculli, con cui è stato siglato anche un documento di intesa nel 2024.

«Per la parte politico-istituzionale – aggiunge Schirone – sono felice dell’intervento dell’on. Marcello Gemmato, sottosegretario di Stato al Ministero della Salute, del nostro presidente nazionale Federottica Andrea Afragoli e della rappresentanza del mondo medico oculistico, con Teresio Avitabile, presidente Siso, e Cristina Iaculli, direttore Oculistica Università di Foggia. Una ulteriore conferma che – mai come in questo periodo storico – abbiamo avuto un avvicinamento, anche a livello nazionale, tra le due categorie. Tanto che ho lanciato un auspicio: è arrivato il momento di scrivere una legge a quattro mani, dato la vetustà della legge del ‘28 che ci regolamenta, la quale ha ormai quasi un secolo di vita».
Durante il convegno, Loris Cristiano Caragli, laureato dell’Università del Salento, ha ricevuto un Premio per la miglior tesi di laurea in Optometria, intitolato alla memoria del professor Villani. «Un premio con una valenza economica e con la possibilità di avere l’iscrizione gratuita a Federottica per un anno, insieme all’opportunità di partecipare gratuitamente ai corsi organizzati dalla nostra territoriale. È stato un momento che mi ha emozionato molto – conclude Michele Schirone – di condivisione con i giovani della passione per l’optometria, quella passione che mi ha trasmesso il grande professor Villani».
L’esempio di collaborazione virtuosa tra categorie promosso da Federottica Bari Bat non è l’unico nel corso dei decenni, che ha visto protagonista la più rappresentativa associazione degli ottici optometristi. A livello nazionale, ricordiamo ad esempio le iniziative di Federottica con Cdv e anche insieme al mondo dell’industria. A livello locale, poi, sono state numerose le sinergie per eventi scientifici e iniziative sociali che hanno visto protagoniste le associazioni territoriali di Parma, Padova, Reggio-Emilia, Venezia, Firenze, Milano, Perugia, Trento, Torino, Napoli, Matera, Cuneo, Treviso, Varese, Verona e tante altre ancora. Certamente, oggi, un clima più favorevole, grazie anche all’ingresso di nuovi attori, permette di rafforzare e, possibilmente, migliorare queste collaborazioni tra ottici optometristi e oculisti.
