Leggi anche (Addio a Barbara Merli, docente molto amata del Galileo Galilei di Milano)
Lei è un sole.
Barbara Merli è stata arte per il mio cuore.
Mi ha fatto vedere e scoprire questo mondo attraverso i suoi occhi.
Mi ha stretta tra le sue braccia, quando ne avevo più bisogno.
Per sempre racchiusi nel mio cuore ogni suo insegnamento.
Ti adoro stella.
La tua Ale
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Barbara, da professoressa, si è trasformata in un’amica e seconda mamma…
se sono la persona che sono è perché, nel mio percorso di vita, c’è stata lei.
Barbara è stata il mio angelo in terra…
Saremo amiche oltre la morte che ci separa
Io mi chiamo Alessandra Basanisi e per lei ero la signorina Pardon…
Barbara era il mio faro nella notte… non so come farò senza di Lei nella vita
Alessandra Basanisi
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Racconto un piccolo aneddoto: in quarta hanno proposto ad alcuni di noi di fare il patentino di laboratorio presso una scuola professionale a Brescia. Alcuni insegnanti hanno fatto qualche lezione supplementare, ma Barbara mi ha accompagnato personalmente all’esame scritto e di laboratorio, a Brescia da Milano in camper, con la mia prof. Questo la dice lunga su che tipologia di insegnante fosse.
Barbara non solo insegnava con passione, tanti lo fanno, ma si metteva a disposizione, entrava in relazione con delicatezza, senza giudizio, sorridendo e sostenendoti sempre, sia nei momenti buoni sia quando sbagliavi. Nessuno ha mai contestato un voto, una lezione o una ripresa perché lei sapeva essere giusta. La relazione che costruiva ogni giorno con noi alunni trascendeva la normale dicotomia insegnante-alunno. Si prendeva cura di noi in un modo che nessuno ha mai saputo replicare, era una donna speciale e ha lasciato il segno su ogni persona che ha incontrato.
Simona Fico (Galileo Galilei, maturità 2006)
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Barbara Merli non era solo una prof, era una persona d’oro. L’insegnamento non era solo un lavoro, amava quello che faceva e i suoi studenti, e lo dimostrava. Anche nei momenti più duri, si preoccupava sempre dei suoi studenti, di noi. Ci mancherà tanto prof, non solo un’insegnante straordinaria, ma una persona straordinaria come poche ce ne sono. Ovunque lei sia, buon viaggio prof.
Edoardo D’Obici
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“Non avrei mai pensato di chiederlo proprio a te, ma se ci riusciamo è una figata”, sono state alcune delle parole del nostro ultimo discorso al Mido nel 2022 (Dopo i miei ben 7 anni di superiori conclusi nel 2006, ci vedevamo ogni tanto alle varie fiere di settore).
Volevamo organizzare un piccolo corso formazione su alcuni strumenti per i tuoi alunni al Galileo.
Voglio ricordarti per il tuo modo così diretto, ma mai fuori posto di parlare e condividere le tue idee, oltre ad essere stata parte integrante della formazione di una classe di futuri ottici, grazie di tutto Barbara è stato un onore conoscerti e averti come guida.
Lorenzo
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Il primo ricordo che ho di Barbara è legato allo stand del Galilei, ero in terza media e stavo cercando la scuola giusta per me.
Mi ricordo di aver parlato con lei ed essermi resa conto di quanto mi avrebbe fatto piacere avere una professoressa così disponibile e gentile. Durante i vari open day gli studenti mi ripetevano tutti la stessa cosa: “La Merli è la migliore, fidati di quello che ti dice”. Ed effettivamente avevano ragione, perché è sempre stata disponibile, giusta, brillante e amorevole. È stata una guida e un’ispirazione.
Greta G.
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L’unica cosa che posso dire è che era una persona d’oro, si faceva in quattro per i suoi alunni ed era disposta a muovere mari e monti anche per gente che non conosceva bene tipo me, che in quinta mi ha aiutato di brutto e mi avrà visto mezza volta.
Annaloro
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Ha sempre dimostrato la passione, insegnando l’optometria e anche un po’ la vita.
Nonostante non fossi un’alunna modello, non ha mai mollato, ci ha sempre creduto più di me.
Trovava il modo di prendermi, un grazie non credo basterà.
Donna con grandi valori, intelligente e piena di amore tanto da regalarlo al prossimo senza aspettarsi qualcosa in cambio.
La verità è che questo mondo non l’ha mai meritata, ma a lei non è importato perché ci ha sempre tenuto a fare la differenza.
Un grande esempio, meravigliosa.
Federica C.
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Nonostante siano passati quasi 20 anni da quando mi sono diplomata, ricordo ancora il suo sorriso, la sua gentilezza, la sua bontà d’animo verso noi studenti. Era una persona speciale, solare. Mancherà❤️
Lucia Perilli
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Barbara per me è stata come una sorella maggiore. Mi ha fatto scegliere di continuare la scuola senza arrendermi alle difficoltà che l’adolescenza porta con sé. Oggi il mio successo lo devo a lei.
Autorevole quando c’era bisogno, ma tanto dolce al tempo stesso. La osservavo aiutare gli altri con una semplicità ammirevole.
Ancora oggi ci sentivamo per consigli lavorativi o di vita. Di Vita ne aveva tanti da dare e sono convinto che i suoi figli faranno bene. Mancherà tanto.
Jacopo Goldaniga
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Quinto anno di scuola superiore, laboratorio montaggio occhiali, avevo appena terminato il lavoro assegnato dalla prof. Merli ed ero lì a temporeggiare con le mani in mano in attesa che una restante parte della classe finisse il lavoro.
Barbara notò che ero lì a non fare nulla e mi disse queste parole che ancora oggi ricordo perfettamente: “Ale, sai cosa mi diceva mio papà quando ero piccola e mi vedeva stare senza far niente? Mi diceva: Barbara, fai!!, fai!!, mettiti a fare qualcosa, fai anche finta, inventati un lavoro ma piuttosto che stare con le mani in mano fai qualcosa, non farti vedere dagli altri star ferma senza fare nulla”.
Recepii il messaggio e mi misi quindi a smontare (così a caso) le astine degli occhiali che avevo appena finito di assemblare.
Da quel lontano 2006, ogni qual volta mi sia capitato di rimanere senza far nulla in una situazione dove altre persone mi avessero potuto vedere, anche e soprattutto in ambito lavorativo, ho sempre fatto finta di essere impegnato a fare qualcosa. Ed ogni volta che ciò accadeva mi ritornava in mente quel giorno di ormai 20 anni fa.
E un sorriso scappava sempre!!
Alessandro Locco – ex alunno classe 5a OF
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Ho avuto il piacere di incontrare Barbara più volte nel mio percorso, e ogni volta ha speso parole dolci nei miei confronti. Un momento che porto particolarmente nel cuore è stato quando ha scelto di venire da me, dedicandomi il suo tempo, solo per complimentarsi per il lavoro che stavo svolgendo.
Barbara ha sempre creduto nella forza dei giovani, convinta che fossero loro a possedere il potere di migliorare le cose. E se da un lato è vero che noi giovani abbiamo l’energia per cambiare il mondo, dall’altro abbiamo bisogno di figure come lei, persone di esperienza che ci spronano a dare il massimo.
Sapere che una persona del suo calibro nutriva stima nei miei confronti è per me motivo di grande orgoglio. Porterò sempre con me un ricordo positivo di Barbara. Ti voglio bene.
Chiara Occhiuto
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Cara Barbara
non avrei mai pensato di dover scrivere queste parole, e ancora adesso mi sembra impossibile accettare che tu non sia più qui. Sei stata una luce nella mia vita, una di quelle persone rare che si incontrano per caso e che, con la loro dolcezza e la loro forza, lasciano un segno indelebile.
Ti ho conosciuta al Galileo Galilei otto anni fa, e fin da subito ho capito che c’era qualcosa di speciale in te. Non eri solo una collega, ma un’amica sincera, una compagna di battaglie, un’anima bella e generosa. Sei stata tra le prime persone ad accogliermi, a farmi sentire a casa, e da allora non hai mai smesso di dimostrare il tuo cuore immenso.
Ti ricordo mentre ricostruivi i muri della scuola durante l’occupazione, riparando con il gesso e la vernice ciò che era stato rotto, quasi fosse il simbolo della tua missione nella vita: aggiustare, rimettere insieme, dare speranza. Ti ricordo nelle nostre conversazioni sulla giustizia, sull’ambiente, su Greta Thunberg e sulla lotta per un mondo migliore. Ti ricordo nel modo in cui ti prendevi cura degli ultimi, dei ragazzi più fragili, di quelli che avevano bisogno di un sostegno in più.
Eri un’anima meravigliosa, Barbara. Sempre pronta ad aiutare, a dare, a credere che un gesto, anche piccolo, potesse fare la differenza. Anche nell’ultimo messaggio che mi hai scritto, pensavi agli altri, ai ragazzi senza genitori, a come poterli aiutare con borse di studio. Tu c’eri, sempre.
Ora il mondo sembra un po’ più vuoto senza di te, ma voglio credere che tu sia diventata una stella, una luce che continua a brillare e a guidarci. Porterò avanti i nostri ideali, i nostri sogni, perché so che è quello che avresti voluto.
Ti ricorderò sempre con immenso affetto e gratitudine. Grazie per tutto quello che sei stata, per tutto quello che mi hai insegnato, per la bellezza che hai donato a questo mondo.
Ciao Barbara, amica mia. Ti porterò sempre nel cuore.
Con amore
Nurgül Çokgezici
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Quello che posso dire è che per me è stata un esempio di resilienza e tenacia, insegnante di molto altro al di là dell’optometria, una persona che mi ha ispirato a inseguire con resilienza i miei sogni e ha determinato in meglio il futuro di tutti noi
Chiara
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Tu è come se vivessi dietro a un vetro. Il mondo lo si può guardare lo stesso, ma non lo si può toccare davvero fino in fondo. Allora tu cerchi il punto in cui il vetro si fa più fragile per spaccarlo, finalmente. Il vetro fa una crepa e da lì entra davvero il sole. Tu percepisci che c’è una differenza totale fra ricevere i raggi addosso o filtrati da dietro il vetro. Perché, quando il sole ti arriva addosso, ti senti davvero felice. Allora vorresti togliere il vetro. Da lì però entra anche il resto. Perché ci sono giorni in cui il sole non c’è e non sempre possiamo tenere tutto spalancato, potremmo raffreddarci. Ma tu non costruisci una finestrella sul vetro, tu lo butti via e ne prendi uno nuovo da cui tornare a guardare la vita.
Così tutto ricomincia da capo.
Una finestra sarebbe stata la soluzione ideale, decidi tu quando aprirla e di conseguenza decidi tu cosa far entrare, così non è stato, come non lo è nella vita di ognuno di noi.
Entrano tanti raggi di sole come tante tempeste.
Oggi però, possiamo decidere, almeno in questo momento, di far entrare solo sole, perché di tempeste ce ne sono state già abbastanza.
Ci hai insegnato che ci vuole pazienza e altrettanto coraggio. Come quando mi lamentavo di quanto fosse pesante Edo ma di quanto effettivamente gli volessi bene e tu mi dicevi: “Lo so, infatti siete una coppia fantastica. Edo è un tipo particolare ma, secondo me, è una gran bella persona ma ci vuole un’altra bella persona per comprenderlo!”.
Ci hai insegnato che spesso le nostre paure erano favole che ci creavamo sulla base di castelli immaginari.
Ci hai insegnato che per stare bene non si ha sempre bisogno di certezze, di grazie, di complimenti o di belle parole.
Ci hai insegnato a credere in noi stessi, anche quando ci sentivamo vuoti.
Ci hai insegnato che valiamo senza l’approvazione altrui.
Ci hai insegnato che la vita non è solo bianco e nero ma ci sono mille colori e mille sfumature bellissime. Come quando parlammo del viaggio che fece tua figlia e io ti dissi quanto fosse matta, e pure qui la tua risposta fu: “È un bel elemento decisamente! Ma direi che anche le ragazze Patantuono non sono male. Anche se solo su Instagram, siete state una grande compagnia quest’anno”, eravamo nel periodo del covid.
Ci hai insegnato che il mondo ci mangia che le lacrime spesso non servono, che bisogna lottare, tirarsi su le maniche e vincere.
Ci hai insegnato che le persone parleranno sempre e allora lasciamole parlare, lasciamo a loro la convinzione di essere superiori, di saperne di più.
Abbiamo riso delle cose più stupide e ci siamo emozionati insieme grazie alle più belle.
Abbiamo imparato che da soli possiamo tutto ma che insieme è la scelta più bella che potessimo fare. Guarda quante cose ci hai insegnato anche senza l’optometria…
Per non parlare di quella poi, solo tu potevi portarci un astuccio pieno di gingilli e farci associare ad ognuno di essi un argomento con te studiato.
E tutto grazie ai nostri sensi:
“Tocca questo, cosa ti ricorda?”
“Attenzione ai colori, dove li abbiamo già visti?”
Wow, lezioni sensazionali, dove imparavano a conoscere e a conoscerci…
Che dire Barbi, un grazie proprio non basta…
Ti amiamo tanto, ieri, oggi e per sempre!
Alissa
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Salve prof, lei era una persona speciale, di quelle che non si limitano a insegnare una materia, ma che riescono a trasmettere passione e felicità. Il suo modo di spiegare unico, la sua pazienza e il suo entusiasmo hanno lasciato un segno profondo in tutti noi.
È difficile accettare che non ci sia più, ma so che il suo insegnamento continuerà a vivere in chi ha avuto la fortuna di conoscerla. Senza di lei, probabilmente, non avrei trovato la forza di portare a termine gli studi.
Grazie prof, per tutto quello che ci ha dato.
Gabriele Chiodini
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Cara amica mia
è incredibile come il tempo possa trasformare le esperienze in ricordi preziosi, che custodiamo gelosamente.
È bello sapere che ciò che abbiamo condiviso e costruito rimane un legame indissolubile.
I nostri studenti, i progetti che abbiamo realizzato, e quelle lunghe telefonate serali, ricche di idee e speranze, hanno creato una connessione unica.
Ogni conversazione, ogni sogno di cambiamento politico, scolastico, climatico, ha contribuito a formare un tessuto di emozioni e esperienze che ci unisce, anche quando ci allontaniamo fisicamente.
La vita ci porta su strade diverse, ma il nostro cammino è sempre affiancato dalla presenza l’uno dell’altro, nel ricordo e nell’amore.
Per sempre.
La tua amica.
Monica Speziali, collega e amica
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Oggi ci stringiamo nel dolore per la perdita di una persona straordinaria. Non era solo una collega, ma un pilastro per tutti noi, un’anima gentile e generosa che ha lasciato un segno indelebile nei nostri cuori.
Con il suo impegno, la sua professionalità e il suo sorriso sempre pronto a risollevare le giornate più difficili.
La sua assenza lascia un vuoto enorme, ma il suo ricordo resterà vivo nei gesti che ci ha insegnato, nei momenti condivisi e nell’affetto che ha saputo donare a tutti noi.
Grazie Barby, per tutto quello che sei stata. Ci mancherai profondamente, ma continuerai a vivere nei nostri cuori.
Maria e Raffaella, colleghe e amiche
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Panta rei
Tutto è subordinato al cambiamento e alla trasformazione.
Ma l’essere è l’essenza delle cose, del suo equilibrio, della sua continuità.
Anni, giorni, sensazioni, sentimenti, immagini, si trovano, si scontrano, si riuniscono, si trasformano, si ritrovano, passano, ritornano…
Barbara che sorride,
Barbara che incoraggia e supporta le sue ragazze e i suoi ragazzi,
Barbara moglie,
Barbara madre,
Barbara che combatte,
Barbara che canta,
Barbara viaggiatrice,
Barbara che cammina per le strade di Taormina,
Barbara…
Mia Amica
Sebastiano
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Non sarei ciò che sono se non fosse stato per il fatto che nella mia vita abbia avuto vicino Barbara, voglio prometterle che fino a quando continuerà a vivere attraverso le mie azioni, scelte ed emozioni non se ne andrà mai lontana.
Le devo tanto
Thomas C.