Andare alla scoperta della storia dell’eyewear in Italia è l’iniziativa che Anfao (Associazione nazionale fabbricanti articoli ottici), da sempre impegnata nella promozione e valorizzazione dell’occhialeria italiana nel mondo, ha messo in campo nell’aderire alla Giornata Nazionale del “Made in Italy”, promossa dal Ministero delle Imprese e del Made in Italy (Mimit) per valorizzare la creatività e l’eccellenza produttiva del nostro Paese.

Anfao realizza, infatti la mostra “The lens of time – The history of eyewear in Italy”, in programma a Palazzo Flangini, a Venezia, dal 7 maggio al 30 luglio 2025, con ingresso gratuito. Un percorso espositivo affascinante che racconta la storia dell’occhialeria italiana, per sottolineare il valore di un settore che unisce tradizione, innovazione e design, ideato, realizzato e promossa con la collaborazione e curatela della Fondazione Museo dell’occhiale, e con la partnership di Fondazione di Venezia e Fondazione M9-Museo del ‘900.
“The lens of time – The history of eyewear in Italy” propone «una narrazione originale suddivisa in tre sezioni: dalla storia dell’occhiale al design contemporaneo fino a giungere ai materiali e alle tecniche di lavorazione, mettendo in luce il ruolo centrale dell’Italia e, in particolare, del distretto di Belluno, nell’ideazione e produzione del prodotto occhiale, eccellenza manifatturiera famosa in tutto il mondo».
Oltre 100 i pezzi esposti, selezionati attingendo dal patrimonio del Museo dell’occhiale di Pieve di Cadore e dalle due collezioni private dell’ottico veneziano Roberto Vascellari e del designer Lucio Stramare. «L’esposizione racconta l’evoluzione dell’occhiale dalle sue origini nel XIII secolo fino alle sperimentazioni contemporanee. Pezzi unici e originali, oggetti curiosi, tecnologie interattive, installazioni artistiche, immagini storiche, manifesti d’epoca e riferimenti sofisticati – prosegue la nota – guidano il visitatore in un percorso che intreccia arte, scienza, innovazione, moda e tecnologia».
La mostra vuole essere un tributo «all’identità culturale e produttiva italiana, un’occasione – concludono da Anfao – per riscoprire un oggetto di culto che ha attraversato i secoli passando da “oggetto nascosto” a simbolo di stile e creatività, diventando elemento imprescindibile del look di ognuno».