Un lungo processo di riorganizzazione ha coinvolto Shamir, che ha completato un percorso iniziato nel 2015, con l’acquisizione di Optilens, e che nel 2024 vede il suo completamento con l’incorporazione dell’azienda all’interno del Gruppo internazionale di oftalmica. Yair Di Segni, country manager Italia di Shamir, ha raccontato a Ottica Italiana come si è sviluppato questo percorso e quali sono i vantaggi, in termini di prodotto e di servizio, dell’unione dei due brand in un’unica famiglia.
«Abbiamo scelto un percorso graduale – spiega – e una linea trasparente per questo passaggio, mantenendo alto il livello di servizio e il valore di partnership con i nostri clienti ottici. Optilens è un marchio storico, da 50 anni presente su tutto il territorio, mentre Shamir Italia si è affermata inizialmente al nord crescendo negli anni in modo esponenziale fino a coprire l’intero paese forte di un brand internazionale dove innovazione e tecnologia ne rappresentano i pilastri. Una base solida, quindi, per decidere, nel 2023, la fusione formale e ufficiale delle due aziende.
Oggi siamo un’unica ragione sociale e nel corso dello scorso anno abbiamo unito le forze vendita in una sola. Tutti i sales Reps di Shamir girano con due listini, sempre più complementari, per garantire un’offerta ampia e completa: Shamir è indirizzata sempre più verso un target medio-alto, con innovazione di prodotti e focus sulle nuove tecnologie mentre Optilens va verso il mercato unbranded, di commodity. Ma la struttura e il servizio devono essere unici. Shamir e Optilens, infatti, si servono dalle nostre strutture italiane: Padova, Bergamo, Napoli, Cagliari, Catania e Firenze, dove abbiamo i nostri laboratori o centri di servizio».
Optilens, nel target che avete identificato, porta con sé un con valore aggiunto di tecnologia Shamir?
«Optilens in questi anni, facendo parte del Gruppo Shamir, ha usufruito dei vantaggi della ricerca e sviluppo di Shamir soprattutto nei prodotti premium. Il valore aggiunto di Shamir è rilevabile anche nello strumento di misurazione digitale Spark 4W, presentato recentemente al Mido, e proposto anche ai centri ottici clienti di Optilens».
Quanto rafforza, quest’incorporazione, la presenza del Gruppo sul territorio e nel rapporto con i centri ottici?
«Molto perché, se fino a due anni fa eravamo due team separati, oggi sulla stessa piattaforma possiamo parlare di due marchi e ne approfittiamo per integrare prodotti al portafoglio. E i risultati si sono visti già nel 2023. Un aspetto che rafforza molto questa strategia è il laboratorio di Napoli, costruito e lanciato da Shamir con le tecnologie Fast Line ed Express Lab. Napoli, già dal 2017, offre un servizio veloce, unico nel mercato. Il processo di fusione è iniziato proprio a Napoli, è stata la prima area in cui abbiamo iniziato a lavorare insieme. Si è dimostrato un esempio di successo con risultati notevoli. Voglio definirlo un investimento vincente.
Dal 1° febbraio, inoltre, lanciamo il nuovo servizio InoTime con copertura nazionale e Napoli è stato apripista di questo progetto che garantisce la consegna delle lenti RX Freeform entro 24 ore dalla richiesta. Consegna, non spedizione».