Un’intensa giornata ha caratterizzato l’inaugurazione dell’anno formativo 2024/2025 dell’Istituto Zaccagnini, che ha scelto di celebrare la cerimonia nella propria sede milanese, lunedì 24 novembre. Alta la partecipazione di rappresentanti della filiera, composta da ottici optometristi, aziende, docenti e studenti, cui si sono affiancati anche rappresentanti della classe medica e della politica regionale.
Numerosi interventi e relazioni per presentare dati di mercato, raccontare l’attività formativa dell’Istituto Zaccagnini e affrontare il tema, più ampio, della formazione dell’ottico optometrista e delle potenziali novità normative legate a sviluppi futuri della figura professionale. Nel corso della mattinata, si è svolta anche una sessione scientifica dedicata alla gestione degli errori refrattivi, tema al centro del prossimo XXVI Congresso Interdisciplinare, del 9 e 10 marzo 2025 a Bologna. Una tavola rotonda, con protagonisti tutti i rappresentanti della filiera, ha tirato le fila delle tematiche affrontate nel corso della mattinata.
Tra gli aspetti emersi, lo scenario attuale del mercato ha indicato numeri interessanti: «In Italia – si legge in una nota dell’Istituto – gli ottici abilitati attivi nella filiera sono 21.500: 19.500 nel retail specializzato e 2.000 nelle altre imprese. Nella sola Lombardia gli ottici sono 2148 (Registro Imprese), a Milano 1074. Le professioni dell’ottico e dell’ottico optometrista sono molto richieste in un mercato come quello italiano che, solo per quanto riguarda l’occhialeria, ha una produzione del valore di 5,53 miliardi di euro (2023, dati Anfao). La filiera italiana dell’ottica ha un valore complessivo di 9.23 miliardi di euro».
Un quadro che offre opportunità interessanti per l’alta richiesta di ottici abilitati da parte del mercato, ben superiore al numero di figure professionali disponibili che completano il ciclo formativo, attraverso scuole di specializzazione o corsi universitari, per arrivare poi all’abilitazione con l’esame di stato. Un altro spunto interessante deriva dalle potenzialità di una collaborazione sempre più sinergica tra ottici e optometristi e classe medica, «per garantire un’adeguata visione – prosegue la nota – e contribuire alla cura e salute degli occhi a tutti i cittadini italiani». Aspetti che si legano con l’andamento demografico dell’Italia, tendente sempre più all’invecchiamento e quindi con esigenze visive sempre più indirizzate verso questi mutamenti. Entro il 2050, infatti, la proporzione di anziani passerà dall’11% al 22% della popolazione totale e l’indice di vecchiaia (calcolato come rapporto tra over 65 e under 15), nel 2022, era pari a 188, ossia 1,88 “anziani” per ogni “giovane».
«Nel difficile quadro economico nazionale, è necessario valorizzare una professione con sbocchi professionali sicuri – ha osservato Giorgio Righetti, direttore Istituto Zaccagnini – che svolge un ruolo determinante nel contesto attuale in cui il bisogno di salute cresce. Credo che nell’ottica si vedano le conseguenze di una mancata sensibilità sistemica nei confronti dell’istruzione professionale. Di fatto, l’offerta scolastica italiana non risponde ai bisogni degli studenti, che spesso abbandonano gli studi, e della filiera, che richiede competenze avanzate. Noi di Istituto Zaccagnini abbiamo, negli anni, rinnovato la didattica e la tecnologia e abbiamo mantenuto stabili i nostri risultati: il 97% dei diplomati IBZ trova un lavoro o una collocazione qualificata e stabile in meno di sei mesi. Nell’iniziare un nuovo anno di studi, in Istituto Zaccagnini siamo soddisfatti dei nostri risultati, ma siamo anche convinti che serve una riflessione sul presente e sul futuro dell’istruzione professionale dell’ottica. L’Istituto Zaccagnini diploma quasi il 70% degli ottici richiesti dal mercato regionale e oltre il 20% delle richieste nazionali».
Lucrezia Gilardoni, direttrice della sede milanese dello Zaccagnini, ha sottolineato l’importanza di Milano, per il settore e per l’Istituto, nella scelta della sede dell’evento. «Questa città gioca un ruolo centrale nella nostra strategia. È il centro nevralgico della filiera ottica italiana, sede di aziende farmaceutiche, produttori di lenti e montature, distributori ottici e designer di fama internazionale. Desideriamo formare professionisti che non siano solo tecnicamente preparati, ma anche consapevoli del loro ruolo strategico all’interno di questo ecosistema».
Gli ospiti sul palco
Nel corso della mattinata, diversi rappresentanti delle istituzioni e della filiera si sono confrontati sulla figura dell’ottica e sul ruolo che questa professione può svolgere anche in ambito sanitario. Hanno partecipato Simona Tironi, assessore Istruzione, formazione, lavoro della Regione Lombardia, Marco Bestetti, Consigliere regionale e vicepresidente Commissione speciale autonomia e riordino autonomie locali, Andrea Afragoli, presidente nazionale Federottica, Massimo Barberis, vicepresidente Anfao presidente del Gruppo Lenti Anfao, Danilo Mazzacane, segretario Goal e vicepresidente Commissione difesa vista e Nicoletta Losi, presidente Euromcontact.