Una due giorni dedicata agli istituti di ottica e ai loro percorsi formativi, dall’orientamento all’ingresso a scuola, dalle nuove Uda (Unità didattica di apprendimento) alle problematiche del nuovo ordinamento e tanto altro ancora. È quella che si è svolta, il 21 e 22 aprile, presso Fermi Eredia di Catania, in occasione del sesto Congresso nazionale delle Scuole di Ottica in Rete, con la partecipazione di numerosi docenti di diverse scuole italiane e, attraverso un collegamento online, del presidente di Federottica Andrea Afragoli.
Il capoluogo etneo, oltre ad aver ospitato il Congresso, prende anche il testimone da Roma nella guida del network, perché si sono svolte le elezioni delle Scuole di Ottica in Rete e il nuovo presidente è risultato Giuseppe Saija, dell’Istituto Fermi Eredia di Catania, mentre vicepresidente è Stefano Bellino dell’Ipc Grandis di Cuneo. I due docenti succedono a Rodolfo Baiocchi e al suo vice Valerio Cavalli, entrambi del De Amicis di Roma, che sono gli ideatori e l’anima delle Scuole di Ottica in Rete. Il passaggio definitivo di consegne avverrà a settembre, quando saranno rinnovati gli accordi con le scuole.
«È stato un viaggio bellissimo – racconta a Ottica Italiana Rodolfo Baiocchi – vissuto insieme a Valerio Cavalli. Siamo partiti nel 2016, a Roma, col primo convegno, dove c’erano già una quarantina di partecipanti, ma in fondo è una storia che nasce più indietro nel tempo. Ricordo ancora il primo giorno di scuola al De Amicis, nel 1974, mi sono subito appassionato all’ottica. Già da studente si iniziava a sognare qualcosa di simile alla Rete, quando immaginavamo le aziende che si interessavano a noi o di vedere Federottica che ci stava vicino… All’inizio abbiamo dovuto bussare a più porte per farci conoscere e apprezzare, ma poi qualcosa è cambiato: oggi ci conoscono tutti come “Scuole di Ottica in Rete”, associazioni, aziende e riviste del settore».
I due promotori, in sette anni, sono riusciti a raggiungere un grande risultato nel coinvolgimento delle scuole e degli insegnanti. «Se consideriamo che su 59 scuole di ottica 51 sono nella nostra Rete – prosegue Baiocchi – è una grande soddisfazione, ma anche una straordinaria responsabilità. C’era una esigenza comune che abbiamo intercettato, ma mai nessuno prima aveva pensato di fare un network delle scuole. Ora la strada giusta è quella di proseguire nell’avvicinare il mondo dell’ottica extra-scolastico alla scuola. Un po’ come accade per l’alternanza scuola-lavoro, oggi Pcto, per cui gli ottici danno la possibilità ai ragazzi di fare pratica, per 200 ore nei centri ottici, durante il percorso degli ultimi tre anni di studi. Una esperienza molto bella e utile per gli studenti».
A livello personale devo dire che in questi anni, oltre ad aver conosciuto tanti insegnanti, ho trovato molti amici. Tra questi anche Andrea Afragoli, che ringrazio sempre per il supporto che ci ha dato. Adesso ci sarà un cambio generazionale con Giuseppe Saija e i suoi colleghi, ma li vedo molto carichi, entusiasti e competenti: sono sicuro che faranno molto bene. In ogni caso ho promesso che sarò al loro fianco quando sarà necessario. A settembre, poi, completeremo il rinnovo di tutte le altre cariche per il prossimo triennio, dopodiché, trascorsi 43 anni dal mio primo giorno di lavoro, mi aspetta il meritato riposo».
Da sinistra: Valerio Cavalli, Giuseppe Saija e Rodolfo Baiocchi.