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La voglia di Mido va oltre l’imprevedibilità del momento

di Redazione
30 Novembre 2021
12:58
A meno di tre mesi dall’apertura dell’eyewear show, dal 12 al 14 febbraio a Fiera Milano Rho, sono quasi 600 gli espositori iscritti alla fiera di cui 350 stranieri e gli organizzatori confermano il programma.

«Pur nell’imprevedibilità del periodo che stiamo vivendo, ad oggi in Italia la situazione è sotto controllo e l’organizzazione di eventi fieristici non è compromessa. Mido 2022 è, quindi, pronta ad aprire i battenti dal 12 al 14 febbraio a Fiera Milano Rho, come da programma». Si apre con queste rassicuranti parole la nota degli organizzatori di Mido, che hanno voluto precisare come procede l’avvicinamento alla prossima edizione, dopo lo slittamento della fiera di Monaco a maggio, facendo notare che la situazione italiana, attualmente, è diversa da quella tedesca e permette lo svolgimento normale degli eventi. «A confermarlo anche il successo di altre importanti rassegne – prosegue la nota di Mido – come l’Eicma, dedicata al motociclo, che ha avuto riscontri molto positivi. Anche la mobilità internazionale non incontra al momento ostacoli importanti e non esistono provvedimenti che vietano l’accesso in Italia da parte di cittadini europei e da altri paesi importanti per il settore, come gli Usa».

Ad oggi sono circa 600 gli espositori che hanno confermato la loro presenza al salone, di cui 350 esteri provenienti principalmente dall’Europa, e in particolare Francia, Germania, Spagna e UK, e dagli Stati Uniti.

«Seppur in un momento di costante incertezza, sentiamo la responsabilità di soddisfare le esigenze delle aziende del settore – commenta Giovanni Vitaloni presidente di Mido –, che in questi ultimi due anni hanno subito il contraccolpo della crisi. La promozione di un prodotto come l’occhiale, sia esso da vista o da sole, ha bisogno di interazione e Mido ha lo scopo di riattivare lo scambio tra persone. Lo strumento digitale che abbiamo sperimentato nel 2021 con la prima Digital Edition, che quest’anno riproponiamo, è sicuramente utile per la gestione dei contatti, ma non sufficiente sul piano degli affari. In ogni caso, crediamo di avere ampiamente dimostrato nel recente passato che Mido ha adottato scelte responsabili nel rispetto di espositori e visitatori con i quali siamo costantemente in contatto per valutare e garantire un evento di qualità. Abbiamo tutti “Voglia di Mido!”».

L’appuntamento con  la kermesse milanese è anche occasione per condividere le riflessioni generate dalla pandemia, declinate in soluzioni, innovazioni e prodotti che guardano avanti e segnano una cesura con “il mondo di prima”. Proprio in questo senso, nel settore dell’occhiale globale è avvenuta un’accelerazione alla personalizzazione dei prodotti e una maggiore sensibilità alla sostenibilità, ambientale e sociale. «Gli occhiali che vedremo a Mido sono il risultato di due anni – prosegue Vitaloni – in cui le aziende hanno intrapreso percorsi che le hanno portate a sviluppare prodotti sempre più personalizzati, dove a contare è la qualità, la durabilità e il contenuto, inteso come storia che sta dietro l’occhiale. Accanto a questo, sempre più attenzione viene data alla sostenibilità, con la ricerca su materie prime riciclabili e processi produttivi a basso impatto ambientale».  

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