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In arrivo il Protocollo di Proposta delle lenti intelligenti alla luce

di Redazione
27 Settembre 2024
17:15
È il risultato di un percorso, durato oltre 6 mesi, che ha coinvolto diversi professionisti della visione, professori universitari e i professional di Transitions, in tre appuntamenti dell’Italian Advisory Board.

Si è concluso ieri, presso lo spazio TR35 a Milano, alla presenza della stampa di settore, il terzo e ultimo appuntamento di Our Vision [Is More], an Italian Advisory Board dedicato a Transitions Gen S, le lenti intelligenti alla luce di ultimissima generazione. Questo percorso di confronto ha coinvolto ottici e key opinion leader per raccogliere opinioni e definire strategie di approccio e storytelling per proporre efficacemente il prodotto ai consumatori.

Fin dall’inizio, il team degli Ambassador ha visto la partecipazione di Assunta Di Vizio (Ottica Zeri), Matteo Fagnola (Prospettiva), Gianni Forlini (Ottica Forlini), Isabella Beltramo (Ottica Prisma), Davide Salerno (Ottica Vision Art) e Andrea Cappellini (Vision Ottica Lippi), insieme al fisico Alessandro Farini (Università di Firenze e Irsso), esperto di gestione della luce. A partire dalla seconda sessione, il team si è arricchito del contributo del professor Francesco Pozzi, specialista in Behavioral Economics, il cui apporto si è rivelato fondamentale per integrare la dimensione comportamentale nell’elaborazione del protocollo.

Un percorso in tre tappe

Il progetto si è articolato in tre tappe chiave. Il primo incontro, Engage&Test (aprile 2024), ha posto le basi per un approfondimento tecnico e scientifico delle lenti Transitions Gen S, mentre il secondo appuntamento, Sharing Experience (maggio 2024), ha coinvolto un gruppo più ampio di ottici italiani, permettendo di raccogliere feedback e condivisioni concrete sull’esperienza d’uso delle lenti. Il terzo e ultimo incontro, intitolato Drive Consensus, ha rappresentato il culmine di questo percorso con la formalizzazione e firma del Protocollo di Proposta delle lenti intelligenti alla luce. Il protocollo, suddiviso in quattro fasi, è pensato per ottimizzare l’esperienza di vendita e consulenza: Anamnesi (in saletta o fuori) – la raccolta delle informazioni visive e personali del cliente. Qualità visiva, non solo correzione – quali leve utilizzare per spiegare l’importanza di proporre la migliore combo visiva. Scelta della montatura – una consulenza personalizzata per selezionare la montatura che meglio si adatta allo stile e alle necessità del cliente. Best Pairing – guida all’abbinamento cromatico tra lente e montatura.

La firma del protocollo: un passo avanti per il settore

«È stato un percorso sfidante per chi è stato coinvolto –ha dichiarato Antonio Gadaleta, senior business brand manager di EssilorLuxottica – nella stesura di questo protocollo di proposta. Abbiamo lavorato fianco a fianco con esperti del settore, integrando competenze tecniche e prospettive comportamentali, per sviluppare uno strumento che migliora significativamente l’esperienza del cliente e promuove la crescita del consenso verso le lenti intelligenti alla luce e quindi di Transitions Gen S. Con questo protocollo, la gestione della luce diventa non solo un valore tecnico, ma un vero elemento distintivo per la qualità visiva e la vita quotidiana dei nostri clienti».

Il lavoro fatto di concerto tra ottici leader di settore e due professionisti come il prof. Farini e il prof. Pozzi, ha dato come risultato un punto di vista innovativo nella proposizione di un prodotto ad alta tecnologia con Transitions Gen S.«La sfida è stata proprio far sedere allo stesso tavolo persone con expertise diverse – ha sottolineato Giorgio Parisotto professional & business manager di EssilorLuxottica –, che ci aiutassero a mettere a terra un percorso, che tenesse conto oltre che della parte tecnica – che è fondamentale – anche di una parte legata all’estetica. Siamo così riusciti a mettere insieme le diverse anime di un prodotto. Innovazione tecnica, qualità della visione e anche una grande attenzione dal punto di vista estetico sono infatti i punti chiave emersi da questo lavoro che sarà sicuramente di grande aiuto nella pratica giornaliera all’interno dei centri ottici».

Il professor Pozzi ha, poi, evidenziato uno degli aspetti finora poco considerati.  «Uno dei punti fondamentali di riflessione da cui siamo partiti è la poca consapevolezza di quanto siamo esposti alla luce. Noi siamo costantemente illuminati, a volte troppo, a volte poco. Diventa fondamentale aiutare le persone a prendere consapevolezza di questo e a percepire il bisogno di essere protetti».

«Questa presentazione segna un cambio di mindset e l’inizio di una nuova fase per il mercato delle lenti –ha detto in conclusione Gadaleta –, con la definizione di linee guida create dagli ottici per gli ottici, utili per supportare e ottimizzare le fasi di proposta, grazie a un approccio pratico e concreto nato dalla collaborazione tra i partecipanti».

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