
Aru è un marchio indipendente, totalmente made in Italy, che si caratterizza per la capacità di trasformare la creatività e i valori condivisi in forme e colori affascinanti, sorprendenti e capaci di stravolgere i trend per far spazio ad uno stile che resiste al tempo. Dal tema dell’ecosostenibilità, tradotto sia nei processi di produzione, che in una linea dedicata (i Natoorì), alle pietre preziose (linea Stone), passando per le strade iconiche del mondo (linea Avenue), Aru porta nei suoi occhiali una world experience.
«In occasione di Mido 2025, faremo un allestimento particolare – anticipa a Ottica Italiana Daniela Verazzo, Ceo e founder di Aru – all’insegna lo slogan “look beyond”, con l’intento di mostrare agli ottici il lavoro creativo che c’è dietro la realizzazione di ogni montatura. Dalla fase di ispirazione, alla progettazione, alla scelta dei materiali, guidiamo l’utente alla visione, alla scoperta e sperimentazione in prima persona di parte del processo che porta alla realizzazione di ogni singola montatura. Abbiamo selezionato un modello per ciascuna linea e, attraverso la creazione di pannelli tridimensionali e multimateriali, raccontiamo la storia che ha portato alla nascita della montatura esposta».
A Mido ci saranno novità un po’ per tutte le collezioni tra cui la Design by Aru Eyewear, che attinge a grandi designer che hanno cambiato l’interior e l’urbanistica. Dopo il lancio con i modelli ispirati a Gae Aulenti e Ludwig Mies Van De Rohe, quest’anno l’ispirazione di Aru si è concentrata su altri due giganti del design e della progettazione: Walter Gropius e Santiago Calatrava Valls.
Il modello Grop si ispira all’omonimo architetto tedesco che si caratterizza per elementi estremamente squadrati. «Le sue progettazioni seguono un principio che unisce geometrie precise ad un concept – evidenzia Daniela Verazzo –, che mette al centro la luce naturale. Le linee rigide, l’uso di cemento grezzo all’esterno, e la ricchezza degli interni – ad esempio i marmi – aiutano ad inondare ogni costruzione da un vero e proprio “light sea”. La forma dell’occhiale Grop, e le sue striature di colore, sono un preciso richiamo a tutti gli elementi architettonici di questo genio assoluto».

Valls, altro fiore all’occhiello della collezione Design, è invece la traduzione eyewear dell’architettura ispirata alla natura di Santiago Calatrava Valls. «Artefice di mirabili capolavori come “La città delle arti e delle scienze di Valencia”, oltre che di numerosi ponti presenti anche in Italia, Calatrava caratterizza la propria firma – spiega la founder di Aru – con un design luminoso e smussato, pieno di curve ed archi. Gli stessi principi che si ritrovano nell’occhiale Valls, dove le due parti che compongono la mascherina fanno davvero pensare a due ponti che si congiungono».
Questi due modelli saranno visibili in anteprima a Mido allo stand Aru presso il Lab Academy (Pad 6 AY 19): «Vi aspettiamo per mostrarvi le nostre realizzazioni e le tante novità – conclude Daniela Verazzo – tra cui i nuovi modelli della collezione Stone: Quita,Iole e Nakar , che si caratterizzano per la forma e la leggerezza. La sottigliezza degli acetati utilizzati rende i modelli estremamente versatili ed utilizzabili nella quotidianità da tutti».