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Anfao: non solo Mido, una serie di progetti per valorizzare il settore

di Massimiliano Lanzafame
11 Dicembre 2024
17:57
È un’Anfao a doppia trazione: quella “rosa” e quella del “distretto dell’occhialeria”, quello che sta emergendo, a poco più di un anno dal rinnovo delle cariche associative che hanno portato al vertice Lorraine Berton e la sua squadra formata da cinque vicepresidenti.

Nel corso di un incontro natalizio con la stampa, presso lo storico ristorante Boeucc a Milano, i vertici di Anfao hanno raccontato quali sono i principali progetti messi in campo, a partire dalla fiera internazionale Mido, che si prepara ad accogliere tutta la filiera e gli operatori provenienti da tutto il mondo, a Fiera Milano Rho, dall’8 al 10 febbraio 2025.

Tra le novità della prossima edizione c’è la rivisitazione di tutte le piazze del layout fieristico, che quest’anno prevede sette padiglioni. «C’è un grosso impegno economico nel Mido – ha spiegato la presidente di Mido e Anfao Lorraine Berton –, ma l’abbiamo fortemente voluto, perché desideriamo innovare ogni anno. I risultati ci stanno premiando, stiamo crescendo nel numero di adesioni degli espositori, con alcuni ritorni importanti e dei debutti. Parteciperanno quasi tutte le aziende dell’oftalmica».

Altra novità sarà il potenziamento del The Vision Stage, ex Otticlub, che sarà «un contenitore accattivante all’insegna dell’inclusione – ha proseguito la presidente – in cui si tratteranno svariati temi, che riguardano trasversalmente il mondo eyewear e lenti, tra i quali: formazione, innovazione, intelligenza artificiale, sostenibilità, design. Naturalmente, sono previsti dei momenti dedicati agli ottici e alle relazioni con la classe medica».

Sempre con riguardo a Mido, la Berton ha rivelato che si sta già pianificando l’edizione 2026, anno in cui si svolgeranno le Olimpiadi invernali di Milano-Cortina, e che Anfao sta «investendo molto anche nelle politiche associative per affrontare un periodo che potrebbe essere difficile. L’associazione può essere per le aziende un forte sostegno, anche di equilibrio e di freno di paure». 

Tra i cambiamenti previsti c’è il ritorno dell’evento dell’eyewear d’avanguardia Date: «È una grande sfida – ha dichiarato il vicepresidente Davide Degl’Incerti Tocci, alla guida del Date – sarà rivoluzionario, innovativo, trasgressivo e divertente. Vogliamo destrutturare il concetto di piccola fiera e far tornare a vivere una manifestazione di occhialeria indipendente di alto livello».  

Tra gli obiettivi della nuova governance di Anfao, c’è sicuramente quello di promuovere il made in Italy. «Stiamo organizzando un evento a Venezia per la promozione del made in Italy – ha detto il vicepresidente Nicola Belli – che durerà tre mesi, da maggio a luglio, e nascerà in contemporanea con la Biennale, periodo di grande attenzione mediatica e presenze. Si svolgerà all’interno di un bellissimo palazzo veneziano sul Canal Grande, che ci è stato messo a disposizione dalla Fondazione Venezia, dove ci sarà una selezione di pezzi del Museo dell’occhialeria di Pieve di Cadore. Poi ci saranno degli spazi collaterali con un’esposizione nella chiesa di Santa Lucia dedicata agli aspetti della vista e un’altra al Museo del Novecento di Mestre, che diventerà un contenitore, per tre mesi, di eventi di Anfao in cui porteremo, tra l’altro, la Giornata della Creatività. Termineremo a settembre con un progetto con l’Università di Architettura di Venezia con dei workshop, insieme agli studenti, attinenti al futuro dell’occhiale».        

Nella visione di Anfao assume, poi, particolare rilevanza il progetto sulla formazione, sul welfare, sociale e linguaggio. «Il contratto dell’occhialeria è l’unico che ha preso come spunto una direttiva europea – ha illustrato la vicepresidente Sabrina Paulon – che prevede la formazione e la valorizzazione dei dipendenti. È fondamentale, oggi, come associazione fare cultura su questo, accettare tutte le diversità, che diventino un valore all’interno dell’azienda. Parliamo di diversità a 360 gradi: disabilità, genere, culture, religioni e quant’altro. È importante poi proseguire nel progetto sull’empowering femminile».

Per quanto riguarda parte lenti oftalmica, prosegue il lavoro seguito direttamente dal vicepresidente Massimo Barberis: «È importante far dialogare tutti gli attori della filiera e, quindi, intraprenderemo un programma di 5 eventi sul territorio, con l’obiettivo di informare la classe medica. Partiremo da Padova il 12 marzo 2025, con la gestione scientifica affidata al professor Bandello. Stiamo portando avanti, inoltre, l’Osservatorio presbiopia con l’obiettivo di arrivare a un protocollo di interscambio tra la classe medica e l’ottico optometrista e, in particolare, stiamo lavorando su tutto il tema del ricettario».

Infine, uno dei progetti presentati riguarda la sostenibilità: «Abbiamo un programma di formazione – ha spiegato il vicepresidente Michele Gasparini – proprio per creare cultura su questo tema, alle aziende che si approcciano per la prima volta alla sostenibilità e al bilancio ambientale. Ci saranno incontri a Belluno e a Milano per riuscire ad essere vicini ad entrambi i distretti. Vogliamo dare una visione completa della normativa per aiutare ad adattare le strategie di queste aziende a intraprendere un percorso virtuoso nella sostenibilità e migliorare il loro posizionamento, sia nei confronti del mercato che della forza lavoro, che oggi è attenta a questi aspetti». 

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