Da sabato 8 febbraio va in scena Mido, il salone internazionale dell’eyewear in programma fino a lunedì 10 febbraio a Fiera Milano Rho. I protagonisti dello show saranno gli oltre 1.200 espositori, provenienti da più di 50 paesi, e i visitatori da 160 nazioni, tra buyer, ottici, professionisti, giornalisti e tutti gli operatori del settore.
«Mido è il palcoscenico privilegiato dell’occhialeria mondiale – sottolineano gli organizzatori di Mido in una nota –, che porta alla ribalta tutta la filiera produttiva, unica manifestazione del settore al mondo a farlo, e pone sotto i riflettori un sistema che solo in Italia vale oltre 5 miliardi di euro e impiega 19mila addetti, che celebra l’occhialeria a 360° promuovendo il business e gli accordi commerciali a livello internazionale».
Questi sono alcuni dei contenuti emersi, oggi, durante la conferenza stampa di presentazione della 53ª edizione di Mido, al Teatro Gerolamo di Milano, condotta dalla giornalista Monica Maggioni, e che ha visto gli interventi della presidente di Anfao e Mido, Lorraine Berton, la quale ha introdotto le novità della manifestazione e parlato dell’andamento del settore eyewear in Italia e nel mondo, e del giornalista e scrittore Federico Rampini, che ha tracciato lo scenario dei possibili cambiamenti del mercato Usa e le prospettive future di un paese così importante per l’export italiano del settore, tranquillizzando i presenti sui possibili effetti negativi della politica trumpiana sui dazi. Infine, la giornalista Alessandra Albarello ha presentato le tendenze eyewear di Mido 2025.

«Mido è alle porte e questa sarà la mia prima edizione nel ruolo di Presidente – ha detto la presidente Lorraine Berton – e non nascondo una certa emozione. In questi anni ho vissuto Mido come imprenditrice e quello che mi ha sempre colpito è la sua capacità di trasformarsi, arricchirsi, adattarsi ai tempi, spesso anche precorrerli. Con questa edizione abbiamo fortemente voluto portare avanti questo concetto di evoluzione e miglioramento continuo, costantemente in risposta ai bisogni e alle esigenze dei tantissimi professionisti di tutto il mondo che operano in questo settore. In un momento storico ed economico di grande incertezza, come quello che stiamo vivendo, dimostrare al mondo la forza industriale e il potere economico di un comparto produttivo sano e florido come quello dell’eyewear è un dovere, oltre che una necessità».
In questo contesto, l’edizione di Mido che sta per inaugurare è già di per sé un successo importante, con una partecipazione massiccia di espositori e un salone che si ingrandisce per rispondere alle richieste degli operatori. «Sono 1.000 i mq di spazio espositivo in più rispetto al 2024, allestito nei 7 padiglioni e le 8 diverse aree espositive – aggiungono gli organizzatori di Mido –,che accoglieranno i grandi brand della moda e i piccoli designer indipendenti, i produttori di lenti, macchinari e accessori e le effervescenti collettive asiatiche».