È un Andrea Afragoli visibilmente soddisfatto, subito dopo la rielezione e la grande fiducia accordatagli dai colleghi, ma ben conscio delle responsabilità che lo attendono, che però non sono mai mancate, dal 2013 in poi, quando è diventato per la prima volta presidente di Federottica. Nel corso dell’Assemblea si è anche emozionato ricordando gli inizi in Federottica e le varie questioni che ha dovuto affrontare da presidente. «Un percorso irto di ostacoli, ma anche di soddisfazioni e di crescita personale», che lo hanno portato a ricandidarsi con la volontà di portare a compimento gli obiettivi che Federottica persegue da tempo.
«È difficile elencare tutte le emozioni provate in questi due giorni di Assemblee e Consiglio Nazionale – commenta Andrea Afragoli –, sfociate con la rielezione a Presidente nazionale di Federottica. Nella giornata di domenica ho voluto, ma era ovvio si dovesse fare, elencare la lunghissima serie di impegni – quanto meno i più importanti – che hanno caratterizzato gli ultimi dieci anni di attività. Ho ripreso le mie inseparabili Moleskine, sulle quali da sempre appunto note a margine di ciò che faccio, e da queste ho ricostruito un percorso che, mentre raccontavo, mi è riapparso alla memoria come in un lungo film. Le immagini, le sensazioni, persino gli odori ed i sapori – laddove possibile – di un’esperienza certamente unica come questa che ho vissuto».
Una volta ricordate le esperienze vissute, Afragoli è già concentrato sulla gestione del presente e del futuro, e sulle prossime sfide da affrontare. Le attività da porre in essere sono tante, a partire dai grandi temi che riguardano l’annosa questione della regolamentazione del profilo professionale, la definizione dell’attuazione nel campo ottico del nuovo Regolamento europeo Dispositivi medici e la prosecuzione nei Tribunali del lavoro a tutela dei colleghi colpiti da esposti della Soi. Per tutte queste attività e le altre iniziative in divenire, il presidente conta molto sull’apporto della nuova squadra di colleghi eletti.
«Devo dire di essere molto contento del gruppo di colleghi che compone il nuovo Consiglio Nazionale – prosegue il presidente di Federottica – in parte confermati ed in parte nuovi, che mi sembra molto motivato e desideroso di fare. Si è già parlato di gruppi di lavoro, abbiamo ricevuto diverse disponibilità: è lo spirito giusto con il quale muoverci. Stesso discorso per la Giunta, che è di fatto la squadra del Presidente, l’esecutivo cioè il “governo” dell’Associazione. Sono tutte persone che stimo e sulle quali farò affidamento per i prossimi cinque anni, nella speranza che fra questi (o fra i nuovi Consiglieri) ci possa essere e si possa far crescere la futura guida della Federottica.
Ora, dopo una fondamentale parentesi di 48 ore dedicata alle giuste incombenze formali, si torna a ciò che si era lasciato: i punti all’ordine del giorno certamente non mancano!».