C’è un eccessivo uso delle tecnologie digitali, in particolare smartphone e tablet, da parte dei bambini, che in vari casi compromette la corretta visione dei piccoli.
È uno degli aspetti emersi dall’iniziativa “A me gli occhi”: uno screening visivo, che ha riguardato ben 470 bambini in età prescolare, organizzato dai Lions Club di Busto Arsizio Host, in collaborazione con Federottica.
Lo screening visivo gratuito, non aveva finalità diagnostiche, ma come obiettivo l’intercettare precocemente eventuali difetti visivi ed una possibile ambliopia, nota anche come “occhio pigro”. È stato effettuato direttamente negli istituti scolastici (18 scuole coinvolte pubbliche e private), in un ambiente familiare e rassicurante, trasformando il controllo della vista in un momento ludico e sereno.
Gli ottici optometristi hanno effettuato dei test visivi ai piccoli studenti, per individuare i casi sospetti di ambliopia che, generalmente, si aggirano intorno al 4-5% della popolazione. Al termine del controllo, i genitori hanno ricevuto una scheda tecnica con i risultatie, se necessario, l’indicazione di rivolgersi al medico oculista.
«Ci siamo accorti che i bambini fanno sempre più fatica a riconoscere le forme – ha spiegato Federica Luoni, coordinatrice del gruppo di volontari ottici optometristi –. Riteniamo che sia, probabilmente, dovuto al fatto che attualmente si avvicinino meno ai giochi classici, puntando più su quelli tecnologici digitali».
La sinergia ormai decennale tra Lions Club Busto Arsizio Host e Federottica si traduce, così, in un concreto gesto di attenzione verso il benessere dei più piccoli. «Come gli scorsi anni abbiamo riconosciuto e sostenuto con entusiasmo la validità dell’iniziativa – ha aggiunto Gabriella Pagani, presidente Federottica Lombardia –, mettendo a disposizione i nostri esperti per effettuare attività di salvaguardia del benessere visivo dei bambini».