«Ciò che emerge è che, ancora una volta, si vede la volontà di tutti i professionisti della visione di collaborare, di creare insieme un modo di lavorare utile alla categoria e soprattutto all’utente finale». È il commento soddisfatto di Michele Schirone, presidente Federottica Bari Bat, al termine del meeting “Introduzione a vista fragile e ipovisione”, che si è svolto domenica 19 novembre presso il Cna di Bari.
Una giornata formativa che, come indicato dal titolo, serviva ad ampliare conoscenza e strumenti utili per contrastare queste problematiche importanti. Un risultato raggiunto, come sottolinea Schirone con i circa 50 partecipanti arrivati da Puglia e da altre regioni. «A tutti è piaciuto il concetto – aggiunge il presidente di Federottica Bari Bat – e si sono detti soddisfatti della giornata formativa. In molti non avevano mai trattato vista fragile e ipovisione e si sono ripromessi di approfondire e iniziare un nuovo percorso professionale che attiene specificatamente alla nostra professione».
Un tema che richiede prontezza di intervento e individuazione dell’ausilio più indicato prima che la degenerazione visiva sia troppo avanzata. «Ciò che vediamo quotidianamente nei nostri centri ottici, così come negli studi medici dove vengono inviate le persone che hanno necessità, è che l’invecchiamento della popolazione – prosegue – aumenta il rischio di avere persone con problemi visivi seri. L’ipovisione finora considerata era già un “arrivare in ritardo” con ausili e aiuti. Fonda sta portando avanti da parecchio tempo il concetto di “vista fragile”. Già sotto i 5 o 4 decimi c’è la possibilità di iniziare a lavorare su compensazioni nel caso la visione dovesse peggiorare ancora. Ancor di più, attraverso trattamenti medici oppure ottici, si può provare a rallentare questa degenerazione visiva».
In questo contesto, quindi, è emerso con chiarezza nel corso del meeting che la collaborazione tra le diverse figure professionali che si occupano di visione è sempre più importante. «Anna D’Ambrosio (medico oculista e una delle relatrici della giornata, ndr) ha esposto il suo lavoro sottolineando come, in Italia, ci siano pochissimi oculisti che si occupano di ipovisione. Avere avuto domenica la presenza nel pubblico di ortottisti e di giovani specializzandi in oculistica, dimostra che il rapporto tra le varie categorie è l’unica strada utile da portare avanti. La collaborazione, naturalmente nel rispetto delle singole professionalità e competenze, è la strada da seguire e lo dimostra già fatto negli anni passati, su quanto già emerso allo scorso Mido e riconfermato quest’anno al forum di Napoli».
È un percorso che Federottica Bari Bat ha intrapreso, inoltre, da molto tempo ed è «la conferma che la strada scelta 13 anni fa era la strada giusta. Prima Bari – conclude Schirone – forse era una “isola felice” in questo contesto, mentre adesso vediamo che questa strada è battuta e percorsa a livello nazionale. Questo ci rende orgogliosi e certi della nostra scelta».