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Riparte da Padova la seconda edizione del corso Sport Vision

di D. And.
16 Febbraio 2024
11:31
Si è svolto nell’arco di due giornate, il 22 e 29 gennaio, presso l’Università degli Studi della città il corso formativo di Adoo-Federottica, che ha coinvolto oltre cinquanta partecipanti, tra ottici optometristi e studenti universitari. Prossima tappa il 17 e 18 marzo a Lecce con un’importante novità.

Dopo i riscontri positivi della prima edizione, il corso itinerante teorico-pratico promosso da Adoo-Federottica ha ripreso la sua “corsa” facendo tappa all’Università di Padova, ospitato nell’aula magna “Rostagni” del dipartimento di Fisica e astronomia dell’ateneo della città. Della durata di sedici ore in presenza, il corso si è svolto nell’arco di due giornate formative, ciascuna di otto ore, con la prima dedicata prevalentemente alla parte teorica e una seconda giornata dedicata alla pratica.
Il corso è stato seguito da oltre cinquanta partecipanti, per la maggior parte ottici optometristi che già praticano la professione. «Siamo soddisfatti dell’esito del corso – afferma a Ottica Italiana Alberto Merlo, docente e coordinatore del corso, di cui fanno parte i colleghi Federica Luoni e Stefano Panzeri – e colgo l’occasione per ringraziare l’Università di Padova per l’ospitalità ricevuta e la professoressa Montagnoli e il professor Ruffato per il supporto e la partecipazione».

Il corso, giunto alla seconda edizione, prende in esame la visione come un fenomeno a 360° che può condizionare le performance sportive. Analizza le abilità visive degli atleti e il ruolo della visione nel controllo della postura, fino a parlare anche dei meccanismi psicologici legati al sistema visivo riguardo al miglioramento delle performance sportive.
«Nonostante il grande numero di partecipanti, siamo riusciti a suddividerli in gruppi, in modo da permettere a tutti loro di sperimentare le varie tecniche legate ad alcuni sport. Alcuni gruppi – continua Merlo – eseguono tecniche più di “visual training” legate agli sport di tiro o di pilotaggio, altri legate più a sport di squadre come il basket o il calcio. Col tennis parliamo anche di “psicologia della visione” e di come alcuni gesti rituali dei tennisti abbiano un meccanismo anche visivo, come ad esempio l’ultima fissazione prima di eseguire la battuta del servizio».
Ogni tappa del corso si arricchisce con alcuni interventi: «A Padova abbiamo ospitato l’intervento di Caterina Caccia, laureanda che ha esposto ai partecipanti i risultati della sua tesi focalizzata sull’utilizzo delle lenti a contatto colorate con particolari filtri nella pratica sportiva del golf».

A Lecce anche i professionisti dello sport
Nella prossima tappa, del 17 e 18 marzo a Lecce, presso l’Università del Salento, è previsto un intervento di Luigi Seclì, docente e ottico optometrista molto noto nel settore, che racconterà ai partecipanti alcuni dei suoi casi di successo. La tappa salentina vedrà anche un’importante novità: una lezione di otto ore dedicata ai professionisti dello sport, in programma domenica 17 marzo.
«Si tratta di un corso in “parallelo”, ma con alcuni punti in comune, e sarà dedicato a preparatori atletici, laureandi in scienze motorie, allenatori e tutte quelle figure professionali che fanno parte o gravitano nel mondo dello sport. Spiegheremo loro quale può essere il ruolo di un ottico optometrista e dell’importanza della visione nello sport, e di come la visione possa essere “allenata” per migliorare le performance visive degli atleti».

gruppo Sportvision Padova

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