Già nel titolo del convegno organizzato da Federottica Verona, “L’anello di congiunzione nella gestione della miopia. Linee guida sulla prescrizione e compensazione miopica”, appariva assai nitido l’auspicio della necessità di un rapporto e di una collaborazione, nel reciproco rispetto dei propri ruoli e ambiti di competenza, fra area tecnica degli ottici optometristi e quella medica rappresentata dagli oculisti. Un auspicio di collaborazione, che durante il convegno si è trasformato in una conferma.
«Siamo molto soddisfatti per il buon esito del convegno, che ha visto la partecipazione di centoventi professionisti, tra ottici e oculisti, che hanno apprezzato i contenuti proposti con interventi di grande interesse. È stato un convegno a cui tenevamo molto e dall’esito positivo – racconta a Ottica Italiana, Alberto Formenti, presidente di Federottica Verona -, che ha gettato le basi per una eventuale collaborazione tra noi e gli oculisti dell’Ospedale di Borgo Roma e di Negrar». Tema, quello della progressione miopica – con focus sull’età pediatrica – che nel convegno organizzato dalla territoriale veronese si è declinato in un confronto fra le due categorie di professionisti.
Tra i momenti significativi, gli interventi di Paolo Fasan, dedicato alla “Parte tecnica di lenti oftalmiche e lenti a contatto per progressione miopica, cosa esiste ad oggi”. Mentre per gli oculisti, apprezzamenti hanno suscitato gli interventi di Vincenzo Pucci, dirigente medico del reparto di Oculistica dell’Ospedale di Desenzano del Garda, e di Elena Gusson, responsabile di Oculistica pediatrica all’Ospedale Borgo Roma. «Auspico di costruire insieme a loro un futuro protocollo comune dedicato alla gestione della progressione miopica. Ne abbiamo parlato durante il convegno registrando il reciproco interesse».