Professore ordinario di Malattie dell’apparato visivo e direttore della scuola di specializzazione in Oftalmologia del dipartimento di Medicina e Chirurgia, dove ha condotto diverse ricerche in particolare nell’ambito del glaucoma, era molto apprezzato anche per le sue qualità umane per la sua lealtà, generosità, disponibilità e simpatia.
«Siamo profondamente addolorati. Scompare una figura di altissimo livello in ambito accademico, scientifico e assistenziale – ha dichiarato il rettore dell’Università di Parma, Paolo Martelli –. Il professor Gandolfi ha saputo portare un contributo determinante alle ricerche in oftalmologia: in primis com’è noto sul glaucoma, sul quale gli sono tra l’altro stati assegnati numerosi riconoscimenti internazionali. Ricordo, ad esempio, il premio della European Glaucoma Society, vinto ben due volte, e la Lowe Medal dell’Australian and New Zealand Glaucoma Group.
Accanto a questo desidero ricordare la sua intensa attività didattica, svolta con passione e con profonda attenzione a studentesse e studenti, al valore della loro formazione, e anche l’attività “divulgativa”: ad esempio la sua estrema disponibilità con giornali e televisioni ogni volta che veniva chiamato. È davvero una grande perdita, l’Ateneo si stringe alla famiglia in un profondo abbraccio».
Gandolfi ha sempre avuto un profondo rispetto per gli ottici optometristi con cui ha collaborato per lunghi anni grazie al rapporto instaurato con Gianni Allodi, presidente di Federottica Parma. «Ci conoscevamo da tanti anni e si era instaurato un rapporto di profonda amicizia – afferma Allodi –, che andava la di là del rispetto reciproco come figure professionali. Insieme abbiamo fatto delle cose impensabili! Siamo una delle poche realtà italiane dove tutti gli anni ottici optometristi e oftalmologi collaborano, si confrontano e partecipano insieme agli eventi. Abbiamo organizzato dieci anni di convegni interdisciplinari, sospesi solo durante la pandemia, sui più svariati argomenti nel campo della vista e benessere visivo. Gandolfi rispettava molto la nostra figura, perché aveva vissuto nei paesi anglosassoni e riconosceva l’importanza dell’optometria. Era convinto della necessità della collaborazione e dell’aggiornamento interdisciplinare tra le due categorie.
Inoltre, sempre attraverso le organizzazioni da noi rappresentate – Federottica Parma e Clinica Oculistica di Parma – abbiamo lanciato delle iniziative sociali molto valide: come quella la Caritas, per permettere ai bambini indigenti di fare visite oculistiche e avere occhiali da vista, tutto gratuitamente. Ma ricordo anche altre attività rivolte alle persone più bisognose, fatte in partnership con l’Unione Ciechi, con i Lions e ancora gli screening visivi in piazza per la prevenzione del glaucoma, fatte sempre insieme ottici optometristi e oculisti.
L’ultimo progetto a cui stavamo lavorando con Gandolfi era quello di realizzare una “aula tipo” per le nuove scuole medie di Sorbolo (Pr), con i banchi ergonomici e le luci idonee e altri accorgimenti utili a far avere la corretta postura e miglior visione ai bambini».