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Addio a Papa Francesco, venuto da lontano e arrivato vicino al cuore

di Massimiliano Lanzafame
21 Aprile 2025
13:54
Ci ha lasciati lunedì mattina, alle 7.35, facendo avvolgere in un velo di tristezza generale la Pasquetta. Solo il giorno prima, nonostante fosse sofferente, aveva salutato i fedeli riuniti in Piazza San Pietro e dato la sua ultima benedizione. Ricordiamo anche la vicinanza con il nostro mondo, la sua amicizia con l'ottico Alessandro Spezia e la lettera scritta a Ottica Italiana.

Se ne va, quindi, il Papa “arrivato da lontano, dalla fine del mondo”, come lui stesso disse il giorno dell’investitura ricevuta dal Conclave nel 2013, ma che è arrivato vicino al cuore di molti. È stato il primo Papa sudamericano (argentino) e gesuita della storia, ma quello che ha colpito di più, fin dalla sua prima comparsa pubblica, è stato quel suo modo di essere semplice e diretto. Si è speso molto fino agli ultimi giorni per cercare di fermare le guerre e per aiutare i più bisognosi. Gesti che lo ha fatto amare dalla gente comune e che, in alcuni casi, gli hanno procurato qualche critica per il suo essere fuori dagli schemi, come quando ha scelto di non vivere nell’appartamento papale, bensì nel residence di Santa Marta.

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Papa Francesco con Alessandro, Luca e Anna Maria Spiezia

Resta indimenticabile quando, nel 2015, a bordo della sua utilitaria si è recato a sorpresa in via del Babuino a Roma, da Ottica Spezia (dove è tornato nel 2024), per farsi fare un controllo della vista e cambiare le lenti. Un’emozione incredibile per il titolare Alessandro Spezia e suo figlio Luca, con tanto di bagno di folla che in pochi minuti si è accalcata davanti al centro ottico e con la successiva invasione di tv e giornalisti di tutto il mondo. Da quel momento Alessandro Spezia è stato soprannominato “Ottico del Papa”: tra lui e il Santo Padre si è instaurato un bellissimo rapporto di stima e amicizia. In quella occasione il Papa disse, tra l’altro, con la sua consueta simpatia “dove si va a fare gli occhiali se non dall’ottico”.

In questi anni di pontificio Papa Francesco ha incontrato molti personaggi del settore dell’ottica e dell’industria. Nel corso di una di queste udienze, invitato da Alessandro Spezia, ho avuto il piacere e l’onore, insieme al presidente Afragoli, di conoscere il Papa Francesco. In quella udienza ebbe un sorriso, uno sguardo, una parola, un gesto d’attenzione per tutti quelli che incontrava.

Per noi è stata anche l’occasione per ringraziarlo personalmente di una preziosa lettera che aveva inviato alla Redazione di Ottica Italiana nella quale ci incoraggiava a “continuare con entusiasmo nel vostro prezioso lavoro informativo».

Un bellissimo ricordo di un personaggio straordinario che ha segnato la nostra epoca, capace di trasmettere grande serenità, saggezza e gioia di vivere. Ed è così che ci piace ricordarlo.

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